IT01e-01 06/11/1943


Nella seguente lettera Paolo e Giorgio rassicurano i genitori sulla loro condizione.

Cara Mamma e caro Papà, 
Forse mi sgriderete per il mio lungo silenzio: non è certo la
pigrizia nello scrivervi, come capirete, ma la difficoltà;
cara Mamma e caro Papà, siate tranquilli sul nostro conto: sapete come il gioco sia piccolo e la posta grande: grande di una grandezza che ci dovrebbe inebriare: la libertà. Quella per cui tu, Papà, sei stato in carcere, quella per cui tu, Mamma, hai il coraggio di vedere i tuoi figli lontani, e non è bello tutto ciò? Non merita forse tutto questo ogni nostro sacrificio?
Fisicamente stiamo ottimamente (e son certo che col passare di ogni giorno diveniamo più saldi di fisico) né con le cure che ha avuto mamma per noi nel mandarci il vestiario, avremo da paventare il freddo.