IT01b Marcella Gay


Nata nel 1922, durante la sua adolescenza diventò staffetta partigiana in val Pellice, svolgendo un ruolo rilevante nella lotta al fascismo: consegnava messaggi, portava viveri, armi e coperte alle formazioni partigiane. Percorreva, in sella alla sua bici o a piedi, tragitti molto lunghi per svolgere i suoi compiti; rischiò in più occasioni di essere fermata e scoperta dai fascisti. 

Dopo la guerra si dedicò all’insegnamento, inizialmente nelle scuole superiori statali e successivamente come diacona della Chiesa valdese. Ha anche ricoperto incarichi significativi nella Chiesa: è stata la prima donna eletta nella Tavola valdese e ha contribuito alla redazione del Testo comune per l’indirizzo pastorale dei matrimoni tra cattolici e valdesi.

Ricordata come donna brillante, altruista e impegnata nella formazione di giovani menti, venne a mancare nel gennaio 2018.


SCELTA DEL VOLTO
RESISTENZA DELLE DONNE

Quando è arrivato il momento di elogiare i partigiani per la loro azione di resistenza contro il regime nazi-fascista si è, spesso, sminuito il ruolo delle donne. Le partigiane non furono solo “mamme” dei partigiani, vivandiere o infermiere, ma anche combattenti: l’idea della donna in armi è rimasta però, per decenni, un tabù, facendo calare  sulla questione un assordante silenzio . È importante riconoscere che la resistenza femminile non è stata “di seconda classe”, non può essere considerata solo un “contributo”, ma sono state proprio le donne in molti casi a combattere e a difendere gli uomini. Con l’adesione alla lotta partigiana le donne scelsero di lottare, furono soggetti di azione e agenti di cambiamento anche contro i pregiudizi dei loro stessi compagni. Per molte donne la resistenza ha rappresentato una scelta di affermazione di libertà individuale, di rottura della passività in nome di una partecipazione attiva ai destini del paese. Per conferire la dovuta importanza alle donne che hanno combattuto per la libertà abbiamo deciso, considerando la disponibilità di materiali e i racconti diretti che abbiamo avuto la possibilità di ascoltare, di concentrare la nostra attenzione sui volti di due donne: Viola Lageard e Marcella Gay.


GEOLOCALIZZAZIONE
PUNTO DI PARTENZA

Casa Natale, Via Cittadella 8, 10064, Pinerolo (TO)

PUNTO DI ARRIVO

Collegio Valdese, Via Beckwith 1, 10066, Torre Pellice (TO)

LUNGHEZZA TRAGITTO

18,45 Km con dislivello di 140 m

TEMPO DI PERCORRENZA

A piedi : 13 min (punti di interesse in Pinerolo)
In bici : 1h e 35 min (punti di interesse fuori Pinerolo)
In macchina : 32 min (punti di interesse fuori Pinerolo)


PUNTI DI INTERESSE
  • Prima tappa:
    CASA NATALE, Via Cittadella 8, 10064, PINEROLO
  • Seconda tappa:
    LIBRERIA TAJO, Via del Duomo 4, 10064, PINEROLO
  • Terza tappa:
    FARMACIA BALCET, Via del Duomo 46, 10064, PINEROLO
  • Quarta tappa:
    ARRIVO DEL DUCE, P.zza Fontana, 10064, PINEROLO
  • Quinta tappa: 
    INCONTRO IN BICICLETTA CON I TEDESCHI, Via Vittorio Veneto, 10060, BRICHERASIO
  • Sesta tappa:
    PONTE DI BIBIANA, S.P. 157 Ponte di Bibiana, 10060, BIBIANA
  • Settima tappa:
    COLLEGIO VALDESE, Via Beckwith 1, 10066, TORRE PELLICE

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ESSENZIALI
  • D.GAY ROCHAT, La Resistenza nelle valli valdesi, Torino, Claudiana, 2006
  • R.MALAN, Amici, fratelli, compagni. Memorie di un valdese del XX secolo, a cura di E.LO BUE con la collaborazione di C.BIANCANI, Cuneo, L’arciere, 1996
  • I.ROSSINI, Un fiore che non muore, Redstarpress, Roma, 2022
  • B.TOBAGI, La resistenza delle donne, Einaudi, Torino, 2022
  • Intervista 15/05/2013 depositata presso Archivio ANPI Torre Pellice