IT01a Ettore Serafino


Ettore Serafino (Rivarolo Canavese, 3 settembre 1918 – Pinerolo, 18 gennaio 2012), laureato presso la facoltà di Giurisprudenza all’Università di Torino, fu chiamato alle armi nel 1939, per frequentare il Corso allievi ufficiali, al termine del quale divenne sottotenente di complemento nel III reggimento Alpini. Nel 1940 prese parte alla campagna nelle Alpi Occidentali, poi a quella sul fronte greco e albanese e all’occupazione della Jugoslavia. Nell’estate del 1943 venne trasferito alla Scuola militare di alpinismo di Aosta. In seguito all’armistizio dell’8 settembre e dopo una lunga marcia attraverso le montagne durata 11 giorni, arrivò in Val Pellice dove si impegnò nell’organizzazione dei nuclei partigiani. Passò poi in Val Chisone e si unì agli autonomi di Maggiorino Marcellin.

Il 4 novembre 1944 a San Martino di Cantalupa ci fu uno scontro a fuoco tra i nazifascisti e gli uomini della divisione Val Chisone che costò la vita ad Adolfo Serafino (fratello di Ettore), a Eugenio Juvenal, a Romolo Carrera, a Domenico Ferrera, a Omero Rosini e a Rinaldo Rinaldi. 

Per i meriti acquisiti durante la lotta partigiana, Ettore Serafino fu insignito della Medaglia d’argento al valor militare.


SCELTA DEL VOLTO

La figura di Ettore Serafino è stata una personalità importante nella Resistenza pinerolese.
Lo scopo dell’itinerario è quello di ricordare e ricostruire alcuni momenti della sua esistenza attraverso le testimonianze raccolte e  ricevute dalla famiglia, cui rivolgiamo un sincero ringraziamento.


GEOLOCALIZZAZIONE

Per organizzare meglio gli spostamenti, abbiamo deciso di strutturare lo stesso itinerario in due opzioni differenti: partendo dal Giardino Ettore Serafino, un itinerario prosegue in alcune tappe di Pinerolo, concludendosi alla Cascina Maurin, mentre il secondo percorre le medesime tappe a Pinerolo, terminando a Cantalupa.

PRIMO ITINERARIO
PUNTO DI PARTENZA

Giardino Ettore Serafino, via convento di S. Francesco, 10064, Pinerolo (TO)

PUNTO DI ARRIVO

Cascina Maurin, via del Colombè, 10060, Inverso Pinasca

LUNGHEZZA TRAGITTO

21,4 Km con dislivello di 305m (in salita) e 46m (in discesa)

TEMPO DI PERCORRENZA
  • 67min a piedi in Pinerolo +24 min in auto
  • 25 min in bici in Pinerolo + 24 min in auto
SECONDO ITINERARIO
PUNTO DI PARTENZA

Giardino Ettore Serafino, via convento di S. Francesco, 10064, Pinerolo (TO)

PUNTO DI ARRIVO

Baita San Martino, strada del IV novembre 1944, 10060, Cantalupa (TO)

LUNGHEZZA TRAGITTO

14,8 Km con dislivello di 472m (in salita) e 46m (in discesa)

TEMPO DI PERCORRENZA
  • 67min a piedi in Pinerolo + 19 min in auto
  • 25 min in bici in Pinerolo + 19 min in auto

PUNTI DI INTERESSE
  • Prima tappa:
    GIARDINO ETTORE SERAFINO, Via Convento di S. Francesco, 10064, PINEROLO
  • Seconda tappa:
    SEDE DELLA GUARDIA NAZIONALE, Via Des Geneys 42 angolo Via Saluzzo, 10064, PINEROLO
  • Terza tappa:
    BERTELLO OTTICO, Via Vittorio Veneto 9, 10064, PINEROLO
  • Quarta tappa:
    LA VIGNA / CASA TURVANI, Via Monte Orsiera 1, 10064, PINEROLO
  • Quinta tappa: 
    CASA MONGE, Via S. Giuseppe angolo Via Silvio Pellico, 10064, PINEROLO
  • Sesta tappa:
    TRATTORIA DEI FIORI,  Via Provinciale 100, 10060, INVERSO PINASCA
  • Settima tappa:
    CASCINA MAURIN, Via R. Bertalotto, Borgata Maurin, 10060, PINASCA
  • Ottava tappa:
    BAITA DI SAN MARTINO, Strada 4 novembre 1944, 10060, CANTALUPA

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CONTENUTI EXTRA

ALTRE FOTOGRAFIE


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ESSENZIALI
  • A.TRABUCCO, Partigiani in Val Chisone, Tipografia subalpina, Torre Pellice
  • 1959
  • C.BONOUS, Sognando la libertà, LAR editore, Roma, 2023
  • A.G.LUCA, D.TABOR, Una memoria per immagini, Franco Angeli, Milano,2017
  • G.V.AVONDO, Pinerolo tra fascismo e resistenza, Alzani editore, Pinerolo (TO), 2004
  • D.VASCHETTO, Sui sentieri della guerra partigiana in Piemonte, Edizioni del Capricorno,Torino, 2020
  • ISTITUTO PIEMONTESE PER LA STORIA DELLA RESISTENZA “GIORGIO AGOSTI”, Una Guida per la memoria, Luoghi della guerra e della Resistenza nella provincia di Torino, Blu edizioni, San Mauro (TO), 2007
  • Archivio Ettore Serafino